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Ritorno al primitivo: liberati dalla dipendenza tecnologica

Questa lettera ha lo scopo di fornire passi, strumenti e strategie pratiche per il ritorno in natura di ognuno di noi.

Il ritorno al primitivo, la parte atavica dell’essere umano.

La riconnessione con la madre terra e gli elementi naturali, per vivere a pieno.

Perché si dovrebbe ricercare il contatto e tempo in natura?

Perché l’essere umano è anch’esso natura e non è affatto parte a sé stante. Rientriamo a pieno titolo come parte integrante dell’ecosistema, forma di vita che abbisogna di tempo trascorso in natura.

Proprio come tutte le altre specie animali.

Gli animali in cattività si ammalano e perdono il pelo, fino al decadimento delle loro funzioni vitali.

E gli umani non sono esenti da questi effetti, in quanto animali sociali che per definizione richiedono vita all’aria aperta, con gli altri e in natura.

Se lavoriamo da mattina a sera rinchiusi nelle quattro mura dell’ufficio, fabbrica o azienda, e al rientro di nuovo rintanati in casa o palestra, ecco che stiamo vivendo alla stregua di animali dello zoo o allevamento intensivo.

E le malattie odierne ne sono una dimostrazione: infertilità, malattie croniche, diabete, sovrappeso, malattie mentali, depressione, ansia, attacchi di panico, dipendenze.

Buona parte di questi problemi può essere risolto con adeguato tempo all’aperto, nel bosco, in montagna, campagna, camminando, facendo attività fisica all’aperto, esponendosi al sole.

Basta pensare che camminare nel verde porta all’abbassamento della glicemia e al miglioramento dell’umore, combattendo il diabete e la depressione.

I Giapponesi hanno coniato il termine Shinrin yoku per indicare il forest bathing, una pratica di immersione nel bosco per guarire da patologie, aumentare le difese immunitarie e potenziare la mente, attenzione e produttività.

Se la giornata tipica è alzarsi dal letto, controllare le notifiche dello smartphone, navigare sui social network, andare a lavoro, rincasare, per poi scrollare nuovamente la home page di Instagram, chattare su whatsapp, guardare la tv o giocare ai video-game, allora avete un problema.

Stiamo scegliendo di passare il nostro poco tempo libero online, in una realtà virtuale, per vedere cosa succede a persone di cui magari non interessa nulla della nostra vita, guardare video divertenti, scrollando all’infinito nuovi contenuti che catturino la nostra attenzione.

E non solo la catturano, ma la intrappolano del tutto.

Il web e soprattutto i social network sono progettati per tenerci incollati allo schermo, lo stesso vale per la tv, dalle serie Netflix ai programmi televisivi più classici.

Vogliono e pretendono la nostra attenzione, servono dati sui nostri interessi da vendere alle aziende, serve essere profilati il più possibile. In cambio ci offrono tempo gratuito su queste realtà virtuali.

Sono state progettate da ingegneri informatici per creare dipendenza nell’utente finale, una vera e propria addiction alla tecnologia.

Tutto ciò non sarebbe un male se alla base ci fosse la consapevolezza degli effetti indesiderati e collaterali dell’uso improprio della tecnologia.

Se pensiamo alle ore della nostra giornata (e vita quindi) e togliamo il tempo dedicato al lavoro, al sonno, mangiare, andare in bagno, e tutte le altre attività essenziali, non rimane un granché di tempo libero, molto poco a dire il vero.

Siamo sicuri di voler passare l’unico tempo che ci resta per vivere scrollando homepage dei social, giocare ai video games, chattando su whatsapp, rispondere ai vocali e guardare la tv?

La tecnologia non sarebbe un male se abbiamo una certa consapevolezza del nostro tempo e di quello che può provocare se usata in modo indiscriminato e indisciplinato, senza regole e filtri.

Anzi ci permetterebbe di accedere a informazioni per noi utili all’istante, seguire divulgatori che apportano valore reale alla nostra vita e non che promuovono il mero intrattenimento.

L’online, il web e i social network hanno rivoluzionato le nostre vite, molte volte in positivo.

Pensiamo a chi ha un business online, e grazie a internet può lavorare. Pensiamo a anche quello che abbiamo imparato fino ad oggi grazie al web, you tube, social e tutto il resto.

Se sono dell’idea che la realtà virtuale e online non vada demonizzata dunque, bisogna dire però che la maggior parte delle volte può finire per derubarci del nostro tempo, l’unico libero e possibile.

Se monitoriamo il tempo trascorso sui social (le app forniscono anche un report sulle ore che siamo stati online) ci rendiamo conto che non è solo qualche minuto, e che avremmo potuto fare sport, stare all’aperto, riconnetterci alla natura, con gli altri, e prenderci cura di noi stessi, e seguire i nostri hobby.

Molte persone sono già cadute e intrappolate in questo circolo vizioso, e non sanno come uscirne.

Sta a noi decidere come utilizzare queste risorse.

L’ideale sarebbe un uso moderato, funzionale ai nostri scopi.

Seguiamo persone qualificate che forniscono consigli utili e preziosi per la nostra salute, per accedere a un livello di conoscenza superiore, filtrando sempre le informazioni, personalizzandole e calandole nella nostra realtà quotidiana.

Con lo stile di vita tecnologico odierno appena descritto si è finiti per perdere il contatto con la natura, la terra, il sole, la socialità, e tutti gli elementi naturali che hanno accomunato per milioni di anni i nostri antenati.

Bisogna riappropriarsi il prima possibile della loro saggezza, e resuscitare la forza ancestrale che risiede sopita in ognuno di noi.

Ogni minuto non trascorso al sole, connessi alla natura, facendo sport è irrecuperabile, non torna più indietro.

Cambiamo oggi il nostro destino e non rimandiamo queste attività, che sono salva-vita.

Che cosa si intende quindi con il titolo di questa lettera, ritorno al primitivo?

Significa imitare lo stile di vita dei nostri antenati (mima-natura) anche oggi, in una realtà virtuale, civilizzata, cittadina e tecnologica.

L’ho fatto per anni e ti garantisco che è possibile aderire a delle pratiche semplici per risvegliare il proprio spirito atavico.

Una volta sperimentare sin da subito si noterà più energia, vitalità, voglia di vivere, senso della vita, attenzione, produttività e soprattutto felicità.

Di seguito le azioni da adottare per ottenere una profonda riconnessione con la natura e ritorno al primitivo:

  • Sole

Il sole è uno degli elementi naturali che dona superpotere. L’esposizione viene denominata elioterapia. Il sole è la fonte di energia e di vita per noi, tutti gli animali, piante ed esseri viventi sul pianeta Terra. Prenditi del tempo per esporre più parti del corpo a ai raggi solari.

  • Earthing

Camminare o stare a piedi nudi su terreni naturali. Si chiama Earthing e anche questo si rifà alla tradizione dei nostri avi, che camminavano a piedi scalzi per un’intera esistenza. E’ una pratica antinfiammatoria, antiossidante, che migliora postura e dona energia vitale.

  • Bagno freddo

Il bagno in acque fredde ha proprietà antinfiammatorie e positive per la salute, specie per gli sportivi. Per milioni di anni i nostri predecessori hanno utilizzato acque naturali fredde per lavarsi e temprare l’organismo.

  • Dieta tradizionale

I nostri antenati erano cacciatori e raccoglitori. Scegli carne al pascolo, uova, formaggi a latte crudo, pesce pescato, frutta e frutti di bosco, organi animali e frattaglie. Si possono ammettere anche i prodotti dell’agricoltura, ma devono essere di qualità (pane a grani antichi e lievito madre, ortaggi biologici, riso bianco, patate etc).

  • Socialità

Stare con gli amici, famiglia, nel gruppo sportivo o dell’hobby preferito, con persone che hanno ideali simili, credenze, valori e missioni. Gli altri non sono nemici anzi, possiamo imparare tanto dalle differenze e culture diverse. L’uomo è un animale sociale e ha bisogno del gruppo. Eliminiamo le relazioni tossiche o che non ci portano valore alla nostra esistenza.

  • Ritmo circadiano

Uniformarsi ai ritmi della natura. Sveglia presto, esposizione alla luce solare e al tramonto, cena anticipata, limite a luci artificiali e luce blu quando è buio, fare attività fisica giornaliera, limitare la caffeina dopo una certa ora etc.

  • Movimento

Il movimento è vita e rientra a pieno titolo negli step per il ritorno al primitivo. ****I nostri avi erano atleti di endurance, capaci di percorrere intere giornate camminando in cerca di nutrimento, acqua, nuovi insediamenti, per cacciare e cercare un partner. Andrebbe fatto all’aria aperta, e deve prevedere sia quello aerobico che di potenziamento anaerobico (ibrido).

  • Forest Bathing

Nel contesto naturale e non artificiale, come la permanenza dell’uomo nel bosco e nel verde, il corpo mostra capacità rigenerative. Si possono valutare dei trekking programmati nel weekend o anche camminate nel verde giornaliere.

Dopo aver seguito questo manifesto sul ritorno alla vita naturale, la dipendenza dalla tecnologia sarà solo un brutto ricordo, una versione di noi stessi obsoleta da rimuovere da tutte le parti del nostro cervello e spirito.

La maggior parte degli step sono affrontabili da chiunque.

Se non si è pronti per il bagno freddo non è un problema, si può valutare la crioterapia o iniziare con il bagnare gli arti inferiori nell’acqua fredda, per passare con calma alla parte superiore.

Se non si gradiscono organi e frattaglie, o sono difficili da reperire di ottima qualità, si possono integrare in capsule essiccati a freddo grazie a Carnivore Company.

Carnivore Company è la prima realtà in Italia che permette questa integrazione naturale, promuovendo il ritorno ad uno stile vita più ancestrale e naturale.

Per chi non sa da dove iniziare si possono assumere 4-6 capsule di fegato al giorno per almeno 2-3 mesi, si noteranno benefici incredibili sin da subito.

Il potere del consumo degli organi è illimitato.

I nostri antenati li hanno consumati per milioni di anni e anche noi oggi dovremmo tornare a farlo.

Per l’allenamento basta anche una camminata al giorno all’aperto, nel verde o sul mare per iniziare.

E’ arrivato il momento di fare un passo indietro, prenderci cura della nostra salute a 360°, tornando il prima possibile in natura, aspirando ad una riconnessione vera e profonda.

Gli effetti saranno rigenerativi per corpo, mente, spirito, intelletto e tutto ciò che ci compone.

E’ il momento di dire stop al vivere iper-connessi, stressati, dentro quattro mura, al chiuso, depressi, stanchi, ansiosi e con poca autostima.

Il primo passo è il ritorno al primitivo.

La madre terra è pronta ad accoglierci, a donare salute e felicità a chiunque la persegui.

La rivoluzione della salute è già iniziata e insieme ne saremo i promotori.

Al prossimo sabato e buon weekend,

Il tuo doc.